Commento e pagelle (a cura di Silvano Mengaccini)
Ed
eccoci qua a vedere Genoa-Pro Patria, sfida con il sapore dell’antico
delle sfide degli anni cinquanta di quando i
palloni erano di cuoio marrone e le scarpe erano nere e pesanti con
bulloni veri; personalmente di questo amarcord ne avrei fatto
volentieri a meno ma ci tocca patire e allora vai… La
Pro Patria è la squadra di Busto Arsizio, in provincia di Varese, ed è
una sorta di Chievo ante litteram, la provinciale che negli anni
cinquanta sfidava le grandi. Secondo il compianto Prof. Scoglio quattro
erano le squadre che hanno segnato la storia del calcio italiano: il Genoa,
il Torino, la Pro Vercelli e la Pro Patria. Da notare che è una delle
poche squadre di calcio ad avere la maglia a righe orizzontali insieme ai
mitici Celtic e ai brasiliani del Flamenco. Sicuramente ve ne sarà
qualche altra ma non ne ricordo il nome, si tratta di calcio minore… All’uscita
dagli spogliatoi una prima sorpresa: il Genoa ha le braghette bianche in
ossequio alla tenuta degli avversari. Cromaticamente non è proprio il
massimo ma conforto i miei vicini di posto che mugugnano ricordandoloroche
con le braghe bianche abbiamo vinto un derby con gol di Carparelli, quindi
portano bene. Guarda te dove un genoano trova sicurezza e conforto.. Una
buona notizia: nella formazione scesa in campo non c’è Zaniolo, il
gioco del calcio e il mio sistema nervoso ringraziono. Rossi e
Lamacchipartono dalla panchina, Gazzoli rientra dopo l’infortunio e
Coppola è schierato a sinistra con Rimoldi a destra. La
partita scorre via stancamente tra passaggi sbagliati e svarioni vari, noi
abbiamo la palla ma non sappiamo che farce; la Pro Patria difende e gioca
di rimessa. Noto
una cosa preoccupante: mi sono abituato a questa serie C1, non mi
sconvolgono più i falli tremendi, le palle calciate in tribuna per
soccorre il “ferito” di turno, gli arbitraggi approsimativi, i numeri
dall’1 al 11 sulle maglie. Sono ormai assuefatto alla C1 e questo credo
non sia un bene… L’attacco
rossoblu latita sempre, Grabbi prova a costruire ma non incide, Senigallia
semplicemente non esiste e non tocca un pallone. Rimoldi di palloni ne
tocca moltissimi e inevitabilmente ne sbaglia qualcuno. Il primo tempo
scorre via così da segnalare solo un tiro fiacco e “telefonato” di
Grabbi e una parata di Gazzoli su colpo di testa di Artico. Duplice
fischio e tutti seduti a mugugnare da bravi genovesi, anzi vista la
presenza a fianco a me di Paolo del Genoa Club Torino con il suo marcato
accento piemontese, meglio dire da bravi genoani. Del resto essere
contenti del gioco della squadre è difficile, il centrocampo arranca, la
difesa barcolla e l’attacco non esiste e pure siamo in media inglese
questo dice tutto sul livello tecnico della serie C1. Riprende
il gioco ed è opinione comune che per segnare ci vuole un rigore e …il
rigore ci viene concesso! Incredibile è dir poco anche perché
sull’azione di calcio d’angolo che ha determinato il penalty nessuno
si accorge del fallo su Grabbi, tutti impeganti a seguire la traiettoria
della palla. In effetti sul momento è parso un inaspettato regalo del
direttore di gara ma visto alla TV il fallo c’era eccome. Tira Grabbi e
segna, esultanza sua e di tutto lo stadio degna di una finale mondiale cioè
eccessiva rispetto all’incontro. Dopo
tre minuti Grabbi si proietta in avanti, Coppola segue l’azione e sifa
trovare pronto aricevere il passaggio, entra in aera e viene atterrato
:rigore numero due! Questa
volta tira Rimoldi di potenza ed è 2 a 0. A mia memoria l’ultima volta
che ci sono stati concessi due rigori nella stessa partita era l’84 in
serie A contro il Milan, li tirò tutti e due Briaschi uno fallito
l’altro no. Rigori
a parte non si vede un tiro in porta a pagarlo oro, pericoli in difesa non
ce ne sono e la partita prosegue senza sussulti. A dare una scossa ci
pensa di nuovo l’arbitro, fallo di mano abbastanza veniale di un
giocatore bustocco (non mettevi a ridere ma gli abitanti di Busto Arsizio
si chiamano così) viene punito con l’ammonizione forse più per le
proteste per il fallo che per il fallo stesso e …colpo di scena era la
seconda, cartellino rosso e via! Ho assistito alla prima espulsione di
questo campionato e a dire il vero pensavo che potesse venire fuori da un
fallo particolarmente grave e visti i falli comuni per la categoria mi
aspettavo un accecamento, un tentativo di strangolamento, una mossa di
karate cose così…e invece un fallo di mano e ia negli spogliatoi…
come nel calcio vero. Entra
Rossi al posto di Grabbi che esce zoppicando dopo un fallo “da
categoria” porta un po’ di vivacità in avantio ese ne sentiva molto
il bisogno. Anche in superiorità numerica il gioco non migliora, teniamo
palla senza cocludere e la Pro Patria non costruisce nulla, ha però due
occasioni su punizione una calciata malissimo l’altra ben parata da
Gazzoli. Sul
finire di partita entra Morga ed esce (se mai si può dire che ci fosse)
Senigallia. Rossi tira in porta! E’ il primo vero tiro della partita
dopo 85 minuti! Il portiere para distendendosi alla sua sinistra e
poi ancora Rossi si invola sulla destra, scarta un avversario, arriva sul
fondo e…rigore! E sono tre! Questo è un regalo del guardialine che
sbandiera come un forsennato e chiama l’arbitro per segnalare il fallo
che a mio parere era fuori aerea e di parecchio. Le immagini televisive
diranno anzi che proprio il fallo non c’era. Tira Morga e fallisce
clamorosamente, ma il 3 a 0 era davvero troppo. Considerazione
finale se non ci fossero state le note e tristi vicende che hanno
coinvoltoil Grifone, oggi ci sarebbe stato il derby, il primo in serie A
dopo 10 anni. La Samp ha invece giocato ad Ascoli, ripescato al posto
nostro e inserito in calendario all’ultimo minuto. La partita è finita
2 a 1 per i padroni di casa
con doppietta di quel Tosto che fino a giugno era il nostro terzino
sinistro mi piace pensare che sarebbe finita alla stesso modo se il derby
ci fosse stato davvero e soprattutto mi piace pensare che nessuno avrebbe
tirato razzi contro i tifosi della parte opposta. Purtroppo il derby non
c’è stato, noi siamo in serie C1 e una tifosa sampdoriano è
all’ospedale per le ferite. Note
positive abbiamo vinto e …e basta. Pagelle Gazzoli
6,5 Buona
prova al rientro dopo due giornate, poco impegnato si fa sempre
trovarepronto. Ambrogioni
6 Si
limita a fare il difensore puro, non spinge sulla fascia e lascia questo
incarico a chiè capace di farlo ovvero Rimoldi prima e Rossi dopo; in
teoria dorebbe essere una cosa negativa ma viste le precedenti prestazioni
meglio così e mi raccomando: non superare la metà campo che fai danni! Stellini
6 Schierato
a sinistra non da il meglio (non che al centro sia un fenomeno) Baldini
6 Il
lancio alla “viva il parroco” fa ormai parte del suo repertorio e non
da ieri, per cui vedo di essere indulgente su questo punto; per il resto
difende con ordine e non è mai in affanno. Bacis
6 Questa
volta non mi sento di imputargli errori, partita non eccezionale ma a bene
così. Tedesco
6 Il
capitano è un po’ appannato, merita la sufficienza per il solito
impegno ma spero che cambi passo e condizione atletica. De
Vezze 6 Gioca
benino anche se può e deve fare di meglio, non che si pretenda troppo
…se non proprio il faro di centrocampo almeno dorebbe essere la
lampadina. Un sei di incoraggiamento Rimoldi
7 Una
buona prova con il solito impegno. Tira ancora troppo spesso palloni in
gradinata ma in mezzo al campo fa la differenza. Senigallia
4 Ormai
è definitivamente “zaniolizzato” anzi in più ha l’aggravante di
essere completamente assente dal gioco. Una prova imbarrazzante. Grabbi
5,5 Ma
perché invece di giocare come centravanti “alla Hideguti” non gioca
da centravanti e basta? Per favore non nominiamo più invano il nome di
uno dei migliori giocatori di quella meravigliosa squadra che fu
l’Ungheria del ’54. Coppola
6 Impegnato
nell’inedita per lui posizione di ala sinistra riesce benino, corre e
cerca palla, di questi tempi non è poco. Rossi
6 Entra
e riesce a dare un’idea di cosa sia giocare a calcio, salta l’uomo e
arriva anche al tiro. Ne abbiamo un bisogno disperato. Lamacchi
s.v Entra
ormai a partita finita e si piazza a centrocampo al posto di Rimoldi. Morga
5 Entra
e ha subito l’occasione di segnare su rigore ma riesce a calciare in
modo indegno. Vavassori
7 Secondo
me sta facendo miracoli. Igiocatori sono quelliche sono, gli infortuni
molti e mai con la possibilità di schierare la stessa formazione. Inoltre
la preparazione è stata inesistente e i giocatori ancora non hanno i
giusti automatismi. Lavora con pazienza e metodo. La
Pro Patria 6,5 La
sufficienza pura e semplice mi sembrava troppo poca, forse perché il mio
senso di colpa per quei rigori contro è un po’ grande, ma anche perché
non hanno sfigurato. Una squadra onesta che non è venuta a picchiare
senza pietà.
L’arbitro 9 Potete dire quello che vi pare ma un arbitro che ci concede tre rigore per me è meglio di Collina!
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